Capitolo 1: Arrestato Sumin e io avevamo entrambi spento i nostri telefoni durante il nostro tempo insieme, quindi non c'erano distrazioni. Quindi, dopo che l'avevo accompagnata in centro e lei aveva riattivato il telefono, ci sono stati diversi messaggi di Kakao che sono arrivati tutti in una volta. Il più rilevante è quello di una delle sue compagne di scuola, Jihyun. “Maestro, cosa dovrei fare?” aveva supplicato. Fanculo! Cazzo cazzo! Dannazione, figlio di puttana! Questo potrebbe essere un male. Ho già iniziato a calcolare cosa ci sarebbe voluto per lasciare il paese, dove sarei rimasto quando mi fossi presentato casualmente negli Stati Uniti e come avrei spiegato il mio arrivo improvviso. “Beh, vedi mamma e papà, ho avuto una relazione con uno studente e sono dovuto fuggire dal paese poco prima di essere licenziato, essere pubblicamente svergognato e correre fuori città su un binario. La camera degli ospiti è ancora disponibile?" Sì, non è una conversazione che volevo avere. E tutto ciò non menzionava nemmeno il catrame e le piume assolute che avrei preso dalla comunità degli insegnanti. Le azioni di un insegnante tendevano a riflettersi male sull'intero gruppo. Sarei linciato, metaforicamente parlando. Non importava che non fossi il primo insegnante a farlo, o che non fosse illegale, importava solo che mi beccassero. Diavolo, gli insegnanti coreani avrebbero aggredito sessualmente gli studenti e non avrebbero nemmeno perso il lavoro. Non sto scherzando. Ma io ero uno straniero e per noi si applicavano regole diverse. Sono uscito di scatto da quella spirale discendente e ho cercato di concentrarmi. Io: cosa ha detto il tuo amico? Immediatamente le schermate della loro conversazione sono apparse nella nostra chat. Tutto in coreano, ma ho capito abbastanza bene. Alcune delle mie traduzioni non sono letterali, solo approssimative. Ad esempio, i coreani non dicono davvero "OMG" o "WTF". Ma ci sono equivalenti. Jihyun: Ehi! Pensavo avessi detto che eri impegnato oggi? Che ci fai in centro? Jihyun: OMG di chi era quella macchina? Era uno straniero? L'hai baciato! WTF?!? (scioccato) (scioccato) (scioccato) Jihyun: Rispondimi! (arrabbiato) (arrabbiato) Jihyun: Dove stai andando? Faresti meglio a dirmi cosa sta succedendo! Hai un ragazzo straniero? Quanti anni ha? Sta pagando per il sesso? Sei pazzo? In realtà era un presupposto perfettamente logico per Jihyun pensare che Sumin si stesse prostituendo. La realtà era che molte ragazze delle superiori lo facevano, e sfortunatamente. Avrebbero letto online che era denaro facile che potevano usare per lo shopping e come ho detto all'inizio, l'immagine era tutto qui. Se i tuoi genitori non erano abbastanza ricchi o liberi con i loro soldi come volevi e volevi comprare la nuova moda più alla moda, c'erano caffè online e chat di gruppo dove si potevano prendere accordi. Ma le ragazze si incontrano con un vecchio, gli fanno una sega o glielo succhiano, lo lasciano grugnire sopra di loro per qualche minuto e hanno un centinaio di dollari per lo shopping. Non ci avevo pensato in quel momento, ma qui è successo abbastanza che ovviamente la sua amica avrebbe pensato che Sumin avesse iniziato a vendere il suo corpo. Il timestamp indicava che aveva finalmente risposto poco dopo che l'avevo lasciata e che aveva riattivato il telefono. Sumin: Di cosa stai parlando, sono a casa a studiare. Oggi non sono andato in centro. (confuso) Jihyun: Già. Vuoi morire? Non mentirmi, ti ho visto! Ho chiamato il tuo nome ma non mi hai sentito! Poi ti ho visto salire su quella macchina, quella blu con uno straniero. Ero quasi alla macchina quando hai iniziato a baciarlo! (OMG) (OMG) Ti stai vendendo? Sumino: Cosa? Mai! Non lo farei mai! (scioccato) (scioccato) Jihyun: Allora è il tuo ragazzo? Quanti anni ha? È un soldato? Hai fatto sesso con lui? Tua madre lo sa? (OMG) (OMG) Sumino: No, io... Jihyun: Ti sto chiamando! Faresti meglio a rispondere questa volta! Ed è qui che la conversazione è finita. Jihyun ne aveva ragione. Ci aveva colto in flagrante. La mia macchina, una Avante di tre anni, era blu. Se fosse stata bianca o nera ci sarebbe stato spazio di manovra poiché, non è uno scherzo, il 99% delle auto in Corea di qualsiasi marca e modello sono bianche, nere o grigie. Non io, però. Dovevo essere il ribelle e prendere la macchina blu. Tale era il mio panico che ho pensato brevemente di dare fuoco alla macchina e di farla precipitare da un dirupo. Devo nascondere le prove. Io: gliel'hai detto? Sumin: (piangendo) (piangendo) dico un po'. Insegnante, lei lo sa già e sa se mento. Che faccio, maestro? Mi dispiace tanto ㅠㅠ ㅠㅠ Cerco di mantenere il segreto! (piangendo) (piangendo) Io: Andrà tutto bene, non preoccuparti. L'ha detto a qualcun altro? Sumin: No, Jihyun è la migliore amica e non dirà ad altre persone che ho un fidanzato. Ma ho ancora paura. Non voglio che tu sia un problema a causa mia. (preoccupato) Io: Ehi, non è per colpa tua. È stato un incidente. Non sono arrabbiato. Andrà tutto bene, lo prometto. Sumin: (sorriso nervoso) Maestro cosa devo fare? Io: cosa le hai detto? Sumin: le dico che non sei fidanzato ma che oggi abbiamo un appuntamento. Penso che sappia che sei la mia insegnante di inglese. Le dico che non facciamo sesso ma penso che sappia che mento. (impaurito) Io: Ok. Non è così male. Tua madre è a casa? Sumin: Non ancora. Forse presto. Io: Ok. Cerca di riposarti un po' e non preoccuparti. Ne parleremo sabato, ok? Sumin: … Va bene insegnante. Vorrei che tu fossi qui adesso. (occhi a cuore) Io: Anch'io. Parleremo presto. Capitolo 2: Controllo dei danni Il giorno dopo fu una tortura. Sumin e io abbiamo chiacchierato un po' ma non ci sono stati flirt, sexting o foto. Eravamo entrambi un po' troppo tesi. Ho saputo che Jihyun l'aveva messa all'angolo a scuola e ho deciso definitivamente che io e Sumin stavamo facendo sesso. Sumin non ha molto di una faccia da poker, a quanto pare. Una cosa era negare tramite messaggi, un'altra era guardare qualcuno negli occhi e dire loro la stessa bugia. Una volta capito che non poteva bluffare per uscirne, Sumin aveva ammesso di aver fatto sesso con me. Dal modo in cui suonava, Jihyun aveva pensato che fosse fantastico. Ha insistito per tutti i dettagli appiccicosi, ma Sumin aveva fatto del suo meglio per non rivelare nulla. Tuttavia stava combattendo la buona battaglia, potevo dire che era molto stressata e il mio cuore soffriva per lei. Non voleva essere la responsabile di tutte le cose brutte che sarebbero accadute se si fosse sparsa la voce. Mi sentivo malissimo perché non volevo che si sentisse come se fosse colpa sua. Soprattutto quando non lo era. La sua amica che l'ha vista in centro è stato un evento strano. Quando sei arrivato al punto, ero l'adulto in questa situazione e alla fine sono stato io a permettere che arrivasse fino in fondo. Mentre mi avvicinavo al suo edificio per la nostra normale lezione del sabato, il mio stomaco era in un nodo. Avevo un podcast in cuffia, ma avevo smesso di fingere di ascoltare molto tempo fa. Nell'ascensore ho avuto visioni folli della polizia che mi aspettava al suo piano e che veniva portata via in manette mentre cercavano un modo per sbattermi in prigione, anche se tecnicamente non avevo infranto alcuna legge. Non c'erano poliziotti, ovviamente, dovevo smetterla di essere così melodrammatica. Ma Sumin ha aperto la porta prima ancora che suonassi il campanello. Si aprì velocemente e vidi subito che stava piangendo. I suoi occhi erano un po' gonfi. Non come singhiozzare in modo incontrollabile con il moccio che ti gocciola dal naso, ma chiaramente non stava passando un momento facile. Non appena la porta si è chiusa dietro di noi ci siamo abbracciati e io l'ho baciata in cima alla testa. «Ehi» dissi, cercando di sembrare rassicurante. "Andrà tutto bene." "Veramente? Come fai a sapere?" La sua voce era un po' attutita con la sua testa sepolta nel mio petto e potevo sentire la mia camicia inumidirsi mentre scorrevano alcune lacrime fresche. Lei tirò su col naso. "Jihyun l'ha detto a qualcuno?" chiesi, conoscendo già la risposta. "NO…" «Allora probabilmente non lo farà. Non l'ha detto ai suoi genitori, né a tua madre, né a nessun altro amico.» Stavo facendo del mio meglio per sembrare rassicurante. Ho pensato che se non fosse già corsa a dire a un insegnante o ai suoi stessi genitori che Sumin stava facendo sesso con uno straniero più anziano, c'erano buone possibilità che non l'avrebbe fatto. Forse i nostri mondi non stavano per crollare intorno a noi. Le mie parole sembravano sortire l'effetto desiderato e Sumin si allontanò. Ha portato i suoi occhi nei miei e ho potuto vederla scrutare il mio viso, forse cercando di determinare se credevo davvero a quello che stavo dicendo. Immagino che fosse soddisfatta perché mi ha afferrato per la cintura e mi ha trascinato dritto nella sua camera da letto. Sono quasi inciampato cercando di togliermi le scarpe prima di uscire dall'ingresso. (Indossare scarpe in una casa coreana è uno dei più grandi tabù culturali che ci siano.) Mi trascinò attraverso la porta e, con una forza sorprendente per la sua corporatura minuta, mi spinse sul suo letto, poi si mise a cavalcioni su di me. Abbiamo iniziato a pomiciare pesantemente, ciascuna delle nostre mani che correva sul corpo dell'altro per quanto la posizione lo consentiva. Dopo qualche minuto di sculacciate ininterrotte, come dicono i ragazzi in questi giorni, abbiamo preso fiato. Poteva sentire la durezza nel mio inguine e lo spinse consapevolmente verso il basso. Capitolo 3: Cavalcali, Cowgirl "Mi sei mancato, insegnante." I suoi occhi continuavano a scrutare il mio viso. "Anche tu mi sei mancato, Sumin." Ho fatto scivolare le mani sul retro della sua canottiera e le ho fatto un graffio sulla schiena. Si inarcò immediatamente, come un gatto. Lasciai che le mie mani continuassero su per la schiena e la maglietta scivolò senza sforzo sopra la sua testa esponendo tutta quella pelle chiara e abbronzata. Premette più forte contro il mio inguine mentre le mie mani cominciavano a massaggiarle i seni. “Voglio fare sesso ora, insegnante. Quindi stress ieri e oggi. E ha cominciato a sbottonarmi i bottoni della camicia. "Dì, 'Voglio scoparti' o 'Voglio che tu mi scopi' invece di 'Voglio fare sesso adesso'", le ho detto. “Suona meglio. Più sexy. Con la camicia aperta, ha avvicinato il viso e ha cominciato a baciarmi il petto ei capezzoli, cosa che sapeva che mi piaceva. Poi ha iniziato a salire verso il mio collo, che sapeva anche che mi piaceva molto. Il suo alito caldo mi solleticava i peli del collo e sentivo rizzarsi i peli del braccio. I suoi denti trovarono il mio orecchio e lei lo mordicchiò, poi mi sussurrò piano nell'orecchio: “Voglio scoparti, insegnante. Voglio il tuo cazzo! Io ogni giorno mi masturbo perché no il tuo cazzo...” Gemetti quando iniziò a mordermi la pelle sul lato del collo e le mie mani scivolarono sotto i suoi pantaloncini. Niente mutandine di nuovo. Questa è la mia ragazza. Mi misi a sedere, stringendola al mio corpo mentre ricominciavamo a pomiciare sul serio. Dopo un momento, l'ho fatta rotolare via da me e poi mi sono alzato per iniziare a spogliarmi. Tutto quello che ha fatto è stato togliersi quei pantaloncini che indossava. Poi sono caduto su di lei, i nostri corpi nudi si contorcevano insieme. Lasciai che mi spingesse ancora una volta sulla schiena e lei mi si mise a cavalcioni. I suoi fianchi si flettevano avanti e indietro mentre muoveva il mio cazzo in avanti, poi si sedeva, facendo scorrere la sua fessura su e giù per tutta la lunghezza mentre si appoggiava al mio petto e gemeva. Gemevo insieme a lei. "Sei così bella", le dissi, godendomi la calda morbidezza di lei mentre continuava a muoversi avanti e indietro. I suoi capelli erano sulle spalle e le ricadevano in una lunga onda nera, fin quasi allo stomaco. I suoi capezzoli sbirciavano ogni tanto mentre i suoi fianchi non smettevano mai di muoversi lungo la mia asta. Non indossavo il preservativo, ma a lei non sembrava importare ed ero troppo in tempo per fermarla. Sapevo che avrei dovuto, ma il suo prendere il controllo era una tale svolta che ero preoccupato che se l'avessi fatto, avrebbe rotto l'incantesimo. Dopo quelle che sembrarono ore ma probabilmente meno di un minuto, Sumin decise che era pronta. Alzando leggermente i fianchi, prese in mano il mio cazzo liscio e lo guidò verso la sua figa. Una volta che l'ebbe allineato, senza aspettare, si tuffò sul mio cazzo, facendo gridare entrambi contemporaneamente. La sua figa era ancora stretta come un pugno e potevo sentire le pareti della sua apertura muoversi lungo tutta la mia lunghezza finché non fummo premuti insieme. Le sue mani erano strette sul mio petto e le sue unghie premute un po' dolorosamente mentre rabbrividiva per l'improvvisa ma gradita intrusione. La sua schiena era arcuata e la sua testa all'indietro mentre si adattava a me dentro di lei. Non l'avevo mai penetrata con tanta forza prima, quindi non sono sicuro che sapesse cosa aspettarsi. Anche se sicuramente non era più vergine, questa era solo quella... la nostra quarta volta? "Maestro! È molto meglio senza preservativo" gemette e ringhiò mentre i suoi fianchi cominciavano a muoversi. "Mmmmm... adoro il tuo cazzo!" "Adoro la tua figa!" le dissi mentre iniziavo a provare ad abbinare il suo ritmo. E ho dovuto essere d'accordo. Avevo usato così tanto i preservativi nella mia vita che avevo quasi dimenticato quanto fosse bello il bareback. Non bussare ai preservativi, ma dannazione. Si è abbassata e ha messo la testa contro il mio collo e ha cominciato a succhiarmi e mordermi. “Fottimi, insegnante! Fottimi!" Quando un'adolescente gattina sessuale coreana ti dice di scoparla, tu la scopi. Cominciai ad inarcare i miei fianchi contro di lei mentre lei piagnucolava nel mio orecchio. Il suo petto era piatto contro di me e potevo sentire la tenerezza dei suoi seni schiantarsi contro il mio petto mentre spingevo verso l'alto. Sumin era in un mondo tutto suo. Con la sua testa sulla mia spalla potevo sentire i suoi sussurri di piacere. Ogni mia spinta le provocava un'esclamazione sommessa ma acuta di "sì!", ma in coreano suonava come jo-ah. "Jo-ah, jo-ah, jo-ah!" Si è tirata su dopo un paio di minuti, il che è stato un bene perché quella posizione mi stava un po' logorando. Si dondolò all'indietro e mi prese il più in profondità possibile. Ho sentito il mio cazzo colpire qualcosa di solido nella sua figa e l'ho vista trasalire un po' mentre si riadattava. Poi, le mani ancora una volta appoggiate sul mio petto, iniziò a muoversi. All'inizio lentamente mentre trovava il suo ritmo, poi un po' più veloce. I suoi occhi si spalancarono quando incontrarono i miei. Aveva trovato una nuova forma di piacere, una in cui poteva controllare la velocità e la profondità. Ho scoperto che è meglio non muoversi quando la donna vuole stabilire il ritmo, non importa quanto io lo voglia. Tende a buttare via le cose. Quando ha iniziato a sperimentare posizioni e velocità, ho occupato le mie mani accarezzandole il corpo e dicendole quanto fosse fantastica. Una volta trovato un ritmo che ha funzionato per lei, ha iniziato a scoparmi sul serio, i suoi gemiti riempivano la sua camera da letto e riecheggiavano sugli scaffali pieni di libri di testo. La sua figa ha afferrato il mio cazzo come se avesse una volontà propria e il suo corpo tremò quando il suo primo orgasmo iniziò a raggiungerla e la sua figa si strinse attorno alla carne dura che le stava dando così tanto piacere. "Insegnante!" ansimò. "Insegnante! Ahhh!” Il suo grido si spense quando i suoi muscoli si rilassarono e lei si abbandonò, sdraiandosi ancora una volta sul mio petto mentre il mio cazzo le pulsava ancora dentro. L'ho fletto, sapendo che poteva sentirlo gonfiarsi leggermente, e lei ha fatto le fusa, muovendo i suoi piccoli fianchi in un leggero cerchio. Le ho baciato la parte superiore della testa e ho detto: "Rotola sulla schiena". lei obbedì e io mi posizionai tra le sue gambe, poi le piegai le gambe e misi i suoi piedini sul mio petto. Il suo culo era leggermente arcuato e la sua figa gonfia sporgeva quasi oscenamente tra le sue cosce, che erano premute insieme. Ha arricciato le dita dei piedi, pizzicando la pelle del mio petto che ci ha fatto sorridere entrambi. Guardandola negli occhi ho iniziato a far scorrere lentamente la testa del mio cazzo su e giù per la sua figa fradicia. Si è spinta in avanti, cercando di afferrare la testa, ma io mi sono indietreggiato quel tanto che bastava per impedirle di inghiottirla. Lei fece il broncio. Capitolo 4: Prendere in giro "Il mio piccolo mostro sessuale vuole più cazzo?" dissi scherzosamente. "Si professore. Voglio di più il tuo cazzo. Sorrise al nostro piccolo gioco e vidi un rossore salire sulle sue guance. L'ho ricompensata premendo con più forza la mia asta sulle labbra della sua figa, facendo scivolare la cresta del mio cazzo lungo la sua clitoride e poi spingendo verso l'alto, facendo scivolare ogni vena lungo la tenera protuberanza, facendola rabbrividire. Mentre mi tiravo indietro, lei fece ancora il broncio con un piccolo "hmph!" e i suoi fianchi si stavano spingendo di nuovo verso l'alto, cercando di trovare il mio cazzo. “Sei la mia troia, piccola? La mia piccola troia adolescente? Sapeva perfettamente cosa significava la parola e ha abbracciato il titolo. Almeno mentre eravamo in camera da letto. "Si professore!" piagnucolò “Sono la tua troia. Scopami, insegnante…” Ho messo la punta del mio cazzo contro il suo buco avido e l'ho inserito solo un po', forse un centimetro. Lei inspirò e si spinse in avanti, ma io mi tirai indietro. "Yaaaah!" ha mezzo pianto, mezzo riso. Ho concesso un po 'e ho iniziato a far scorrere il mio cazzo su e giù per la sua figa, fermandomi in fondo per far entrare solo la punta prima di tirarla fuori di nuovo. «Non ancora», le dissi sorridendo. “Voglio che tu dica per favore. Dì "per favore, fottimi, insegnante". I suoi occhi erano chiusi quando il mio cazzo la ritrovò ad aprirsi di nuovo, dandole solo un po' prima di tirarsi fuori di nuovo. Ero in agonia quasi quanto lei. È stato estremamente erotico strapparle queste reazioni, sentirla pronunciare quelle parole, sapendo che tutto quello che voleva al mondo in quel momento era il mio cazzo, ma ho resistito. Uno dei vantaggi della nostra differenza di età era che avevo sviluppato molto più controllo e pazienza rispetto a quando ero bambino. Ho cercato di usarlo a mio pieno vantaggio. Non avrei mai potuto farlo quando avevo la sua età. "Per favore, fottimi, insegnante!" ansimò. “Fottimi! Ho bisogno del cazzo dell'insegnante! "Guardami, piccola." Le ho detto. I suoi occhi scuri e rotondi si aprirono e trovarono i miei e io affondai immediatamente il mio cazzo fino in fondo nella sua figa. Ho guardato mentre i suoi occhi si spalancavano quasi comicamente alla sensazione del mio cazzo che si seppelliva dentro di lei e il respiro esplodeva dai suoi polmoni mentre gridavamo insieme. Era beatitudine. Tirai fuori lentamente, gemendo per la perdita di sensibilità. Volevo fotterla forte, spingermi dentro di lei fino a quando i nostri corpi non potevano più sopportare il piacere e siamo crollati nell'incoscienza. Ma ho fatto una pausa. Con la testa del mio cazzo ancora una volta tenuta ferma alla sua apertura. "Insegnante! Perché!" si lamentò frustrata prima di gemere e provare a catturare di nuovo il mio cazzo. "Sei la mia troia?" La mia voce era tesa dal desiderio, ma volevo tirarlo fuori. Mi ha guardato di nuovo negli occhi. "Sono la tua troia, insegnante!" Ho guidato di nuovo dentro, portando un altro grido di piacere da lei e un ringhio da parte mia, poi mi sono tirato fuori. Lei ansimava e io respiravo a fatica. Le sue gambe tremavano e piagnucolò: “Per favore, fottimi, insegnante! Ho bisogno del tuo cazzo! "Questa è la mia figa?" Ho chiesto. Ho visto il suo cervello cercare di tagliare la nebbia della sua eccitazione e del suo desiderio mentre traduceva le parole nella sua testa, poi dopo un momento, ha annuito vigorosamente. "Si professore. È la tua figa. Fanculo meee!" implorò. E l'ho fatto. I nostri occhi si incrociarono di nuovo e io afferrai i suoi fianchi tirandola dentro di me mentre la scopavo. Non mi fermai più, le prese in giro erano durate abbastanza. Il suo corpo sprofondava nel materasso ad ogni spinta e si lasciava sfuggire un lungo gemito punteggiato da un alto grugnito ogni volta che il mio cazzo toccava il fondo nella sua figa. Dopo alcuni istanti di profonda penetrazione permessa dall'avere le sue gambe piegate con i piedi sul mio petto, le aprii le gambe, che subito volarono di lato. Mi sono abbassato su di lei e l'ho baciata forte, quasi dolorosamente mentre le conficcavo il cazzo dentro. Le sue braccia mi circondarono così forte che ci fu uno schiaffo udibile e lei avvolse le gambe attorno ai miei fianchi. "Prendi il mio cazzo!" Ringhiai, il mio respiro si fece affannoso. Si tenne stretta contro di me mentre i nostri fianchi si scontravano. Le sue dita stavano affondando ancora una volta dentro di me e ho sentito quella dolce puntura di dolore. "Insegnante! Insegnante! Tè-- T--” E strillò mentre il suo corpo si contraeva ancora una volta, venendo sul mio cazzo. Rallentai le mie spinte, ma non mi fermai del tutto. Amavo la sensazione della sua figa che si contraeva attorno al mio cazzo. Mentre si contorceva, chinai la testa sulla sua spalla e mordicchiai dolcemente e ringhiai. “Ohhhhh mio dio! Oh mio dio! ansimò. "L'insegnante non ha finito?" Il suo respiro era affannoso. ridacchiai. "No, non ancora. Quasi." Stavo ancora muovendo il mio cazzo ma volevo che riprendesse fiato. «Wow», disse ridendo, poi mi baciò. "Maestro", ha detto dopo che ci siamo lasciati. "Voglio succhiarti il cazzo adesso." Capitolo 6: Inversione di ruolo Non ho interrotto la mia lenta scopata con lei, ma ero così eccitato nel sentire quelle parole uscire dalla sua bocca che mi ci sono voluti alcuni secondi per rispondere. Mi ha semplicemente guardato con un sorriso seducente sul viso. Sumin sapeva quanto amavo i pompini. "Possiamo farlo..." dissi, accentuando le mie parole con una forte spinta nella sua figa. "Hai intenzione di ingoiare tutto il mio sperma?" Sumin annuì. "Si professore. Ingoierò tutto lo sperma. Le ho sorriso e lei ha ricambiato. Mi sono tirato fuori da lei, il che ha causato a entrambi un gemito di dispiacere. Sumin era un po' più lenta nei movimenti e ha ammesso di essere un po' dolorante. Mi sono scusato ma lei ha detto di non preoccuparsi, era un bel tipo di piaga. Con il mio cazzo ancora duro e che ondeggiava come un'asta della bandiera ubriaca, mi misi sul bordo del suo letto e Sumin si inginocchiò. La sua manina si alzò e iniziò a massaggiarmi le palle che erano pesanti e tese per il mio carico. I nostri occhi si sono incontrati e siamo rimasti seduti in silenzio per un momento con solo le sue mani che mi accarezzavano. "Ti piace, professore?" chiese timidamente. "Lo voglio, piccola." Le passai le dita tra i capelli e le sfiorai alcune ciocche dietro l'orecchio. Con l'altra mano iniziò ad accarezzare l'asta ancora viscida dei suoi succhi. Ha sostenuto il mio sguardo per lunghi secondi prima di concentrarsi sul compito da svolgere. Era ancora un po' impacciata al riguardo e le ho offerto indicazioni qua e là, ma è stata uno studioso veloce, come ho già detto. Mi appoggiai un po' indietro, godendomi la sensazione cruda e l'anticipazione per quando mi prese in bocca quando all'improvviso le sue mani si staccarono. Con un sussulto, ho abbassato lo sguardo per vedere cosa stesse facendo, ma lei è rimasta seduta lì, con un'aria innocente e carina, le ginocchia infilate sotto di lei, mentre il mio cazzo pulsava. Lo stava guardando rimbalzare e ridacchiare. "Ehi!" esclamò. Questa è una versione coreana di wow. Vedendo quanto la divertisse, flettei i miei muscoli di Kegel un paio di volte, facendoli rimbalzare un po' di più, il che provocò più risatine. "Vuoi di più, insegnante?" Ha tirato fuori di più, quindi suonava come moooooore. Ah. Ho capito ora. Girarsi è stato un gioco leale, suppongo. Le sorrisi di rimando. "Sì, certamente." Sumin scosse la testa. “Dì per favore…” sorrise. Immagino volesse vendicarsi. "Per favore, succhiami il cazzo, Sumin." dissi, doverosamente. "Bravo ragazzo!" ha risposto e ho dovuto ridere. Mi afferrò ancora una volta il cazzo e io gemetti di piacere. Quando la sua mano iniziò di nuovo su e giù, avvicinò il viso, si leccò le labbra, poi succhiò la testa in bocca facendomi contrarre. "Oh, sì Sumin!" esclamai. La sua lingua vorticò intorno alla testa grassa e gonfia del mio cazzo e io vocalizzai la mia approvazione. La sua mano iniziò a muoversi più velocemente e l'altra mano era tornata alle mie palle appese al lato del letto, tirandole. Il fatto che fossi ancora coperto del suo succo di figa non sembrava affatto turbarla. Ero in paradiso. Poi, con uno schiocco, la sua bocca si liberò e le sue mani si staccarono. "Ah!" Ho gridato, il mio cazzo non aveva bisogno di aiuto da parte mia per iniziare a spasmo. La mancanza di sensibilità era così acuta da essere quasi dolorosa. Stavo ansimando. L'ho guardata e lei aveva il più grande sorriso da mangiatore di merda, mangia-gatto-canarino che avessi mai visto sul suo viso. "Sumin, per favore!" Ho pianto, metà ridendo, metà gemendo. Amando la mia tortura, si è solo dimenata un po' e ha riso. "Maestro", iniziò. "Questo è il mio cazzo?" Perché quel piccolo ... Ridendo, ho detto: "Sì, piccola, quello è il tuo cazzo". E ancora una volta, mi ha squittito di rimando: "Bravo ragazzo!" Mio Dio, questa ragazza era incredibile. Non mi dispiaceva nemmeno l'inversione di ruolo. Sono dominante in quel modo solo in base alla situazione, non è un grosso problema. Sono più che felice di lasciare che il mio partner prenda il controllo e Sumin lo ha fatto senza alcun suggerimento da parte mia. E questo andava bene. Alla fine, avendo pietà di me, è tornata e ha iniziato il pompino sul serio. Ha iniziato con le mie palle, succhiandole dolcemente in bocca mentre la sua mano continuava ad accarezzarle. Poi leccò a lungo la parte inferiore e immediatamente deglutì il più possibile. Non poteva sopportare tutto, ma ci stava provando. Fece un suono soffocato e indietreggiò, ma poi rientrò e provò ancora un po'. Non riusciva a gola profonda, ma non avevo dubbi che alla fine avrebbe imparato. Guardare questa piccola ragazza coreana, con i suoi lunghi capelli neri di seta, la pelle abbronzata e i capezzoli color cioccolato, prendere il mio cazzo più in profondità che poteva era semplicemente troppo. Le mie palle sono diventate dure e ho gridato che stavo venendo. La bocca di Sumin si fermò ma la sua mano continuò a lavorare mentre le afferravo la parte posteriore della testa e le mandavo il mio sperma dritto in bocca. Sumin emise un "Mmmmmng!" strozzato. Ha iniziato a soffocare un po' mentre le sparava dritto in fondo alla gola, ma non si è mai fermata né si è staccata. Sono venuto così forte che la mia vista è diventata bianca per un momento, ogni muscolo del mio corpo si è contratto per il piacere. “Sumino! Oh cazzo! Da qualche parte sotto e davanti a me ho sentito più suoni "mmmmm!" mentre la sua bocca si riempiva di un colpo dopo l'altro del mio seme. "Dio!" Ho gridato e sono ricaduto sui gomiti. Questo ha causato un po' di stiramento doloroso sul mio cazzo perché era ancora nella bocca di Sumin, ma lei si è alzata, senza mai rilasciarlo. Una volta che il battito si fermò e riuscii a riprendere fiato, abbassai lo sguardo per vedere la testa del mio cazzo ancora tra le sue labbra, che erano strette mentre lei cercava di sorridere senza lasciarsi scivolare il cazzo fuori dalla bocca. Ora che la guardavo contrasse le labbra e cominciò a staccare la punta del mio cazzo ma tenendola ben stretta per non far perdere neanche un po' di sperma. "Gaaa!" Ho gridato e sussultato mentre la sua lingua e le sue labbra passavano sopra la testa del mio cazzo che era estremamente sensibile dopo un orgasmo così potente. Una volta che il mio cazzo si è liberato, si è alzato e mi ha sbattuto contro lo stomaco. Sumin mi ha appena fissato con un boccone di sperma. Aprì la bocca per mostrarmelo, e la sua lingua era ricoperta dal mio denso seme bianco. Una volta che fu sicura che avevo una buona vista, chiuse la bocca e, con un suono udibile, lo ingoiò. E non si è rovesciata, proprio come aveva promesso. "Sumin, è stato incredibile." dissi, il mio respiro ancora ansimante. "Dove l'hai imparato?" Sumin si pavoneggiò visibilmente per il complimento. "Capisco. Film porno in Giappone. La ragazza giapponese mostra sempre la lingua dopo aver finito. Si leccò le labbra. "Ti è piaciuto, professore?" Si è spostata in avanti mentre mi sedevo di nuovo, e si è appoggiata alla mia gamba sinistra, lasciando che le sue dita scorrazzassero sul mio cazzo semiduro. Vide una nuova goccia di sperma sulla testa e la catturò con un movimento della lingua. "Potrebbe essere uno dei migliori pompini che abbia mai avuto." Ho detto, onestamente. "Veramente? Non mentire! lo rimproverò. "Veramente. È stato stupefacente." E non mentivo. A volte c'erano stati dei denti, ma era molto meglio di quella prima volta. Tuttavia, non era l'abilità che l'aveva messa in lizza per il più grande di tutti i tempi, era l'erotismo dell'intera faccenda. Era la sua pura sessualità. Come ho detto prima, è venuta al sesso con una mente così aperta che l'intera impresa è diventata spensierata. Nelle chat e nelle conversazioni abbiamo parlato apertamente di ciò che piaceva a ciascuno di noi e di come volevamo compiacerci a vicenda o farci l'un l'altro, e non c'erano esitazioni, inganni o timidezza. Si fidava di me con i suoi desideri e io mi fidavo di lei con i miei. Fui distolto dai miei pensieri dalla sensazione delle sue labbra calde che baciavano su e giù per la mia asta. Stava quasi annusando il mio cazzo. Sapendo che le sue ginocchia dovevano essere scomode, l'ho tirata su di me e l'ho baciata. Poi siamo rotolati di nuovo sul letto tra suoni di strilli e risate. "Ti piace prendermi in giro?" le chiesi mentre la nostra pelle si raffreddava nell'aria gelida del suo climatizzatore. "SÌ!" disse con entusiasmo. “Mi piace quando mi dici per favore. Ed è la mia vendetta! La sua mano, che mi accarezzava pigramente il cazzo, la strinse come per enfatizzare la parola. Ho corretto il suo uso coreano del termine, che suona come boke-soo. "Possiamo farlo quando vuoi", le dissi. Sorrise mentre rifletteva su alcune possibilità. Capitolo 7: Cosa fare dopo Ora che avevamo alleviato parte della tensione, l'argomento della conversazione tornò su cosa fare con Jihyun. Mentre ci rannicchiavamo nudi nel letto, la stanza odorava di sesso, mi ha mostrato il suo telefono. C'erano più testi che non aveva bloccato sullo schermo e mi ha permesso di scansionarli. Non capivo tutto, usavano molto gergo, ma ne ho capito il succo. Jihyun era molto interessato all'aspetto sessuale. Dopo le prime serie di domande, in cui Sumin ha ammesso che ero la sua insegnante di inglese e che avevamo iniziato a fare sesso solo nelle ultime due settimane, è diventato apertamente sessuale. Jihyun ha chiesto quante volte abbiamo fatto sesso, dove lo stavamo facendo e, cosa forse più importante, com'era. Ha fatto male, le storie erano vere e quanto era grande il mio cazzo, ecc. Sumin, a suo merito, non ha rivelato molto. Sumin ha ammesso di aver fatto molto male la prima volta, ma che sono stato lento e gentile e ora non fa male. Ha deviato le domande su quanto fosse grande il mio cazzo e la frequenza. Ammetto di essere orgoglioso delle sue confessioni a Jihyun su quanto sia stato fantastico il sesso. E ammetto anche che mi sono piaciute le recensioni entusiastiche che ha dato alle nostre sessioni, anche se non ha fornito dettagli. È sempre bello sapere che il proprio lavoro è apprezzato, dopo tutto. So che non aveva niente con cui confrontarlo davvero, ma un giorno l'avrebbe fatto e speravo che il nostro tempo insieme le avrebbe lasciato dei bei ricordi. Sumin si stava dimostrando una creatura estremamente sessuale e speravo che avrebbe avuto molte esperienze sessuali più gratificanti dopo di me. Soprattutto, speravo di insegnarle cos'è una relazione sessuale sana, in modo che sapesse che non avrebbe dovuto sopportare le cazzate dei ragazzi in futuro. "Cosa dovremmo fare, insegnante?" Alla fine avevo rotto l'abitudine di fare domande "dovrei" come una frase. "Vuoi dirle tutto?" chiesi. Sumin rifletté per un momento. “Jihyun è il migliore amico e a volte parliamo di ragazzo o sesso. E ha già fatto sesso con un ragazzo di un'altra scuola ma dice che non è divertente. Di solito parliamo di queste cose, ma io non parlo molto perché allora non faccio sesso. "Puoi fidarti di lei?" Di nuovo, ci fu una pausa. "Penso di si. Non lo dice a nessuno, quindi penso che la tua opinione sia giusta. Non lo dirà ad altre persone. Ha detto che non lo fa. Solo che ero preoccupato. “Bene, tesoro, è la tua migliore amica. Vorrei che non lo sapesse, ma lo fa. Se vuoi dirglielo, mi fiderò di te. "Veramente?" sembrava dubitare della sincerità delle mie parole. "Non è brutto parlarne?" “So che ad alcune ragazze piace parlare dei loro fidanzati con i loro amici e, come ho detto, sa già che stiamo insieme. Puoi dirle qualunque cosa ti senta a tuo agio, tesoro. Ho baciato la parte superiore della sua testa arruffata. Mentre giacevamo lì con il tempo che si avvicinava rapidamente a dove dovevo andarmene, il suo telefono squillò. Lo raccolse, lo aprì e controllò. Abbastanza sicuro, era di Jihyun. Jihyun: Hai avuto lezione oggi, giusto? Hai fatto di nuovo sesso??? Kkkkkkk Sumin mi guardò, volendo sapere cosa fare. «Puoi dirglielo», dissi. "Se vuoi." Sumino: Sì... Jihyun: (OMG)(OMG) Incredibile! Così incredibile! Sumin iniziò a digitare alla velocità della luce, le sue dita sfrecciavano avanti e indietro sui caratteri coreani. Mentre leggevo il suo messaggio, mi guardò prima di premere invio. Ho annuito il mio consenso, sorridendo. Penso che in fondo morisse dalla voglia di dirlo a qualcuno. Sumin: Gli ho succhiato anche il cazzo... (arrossendo) Jihyun: Cosa!!!!! Sei pazzo! K k k k k k k k k Jihyun: Che sapore aveva? Ti ha sparato in bocca? Ed è così che è andata la conversazione per i prossimi minuti. Sumin non condivideva tutto, ma considerando che ora era quella con molta più esperienza della sua amica, aveva una posizione superiore per quanto riguarda il sesso e penso che si stesse divertendo. If what she’d said was true, her friend had had sex at least once with a boy whereas before the two of us, Sumin had only gotten a little handsy with one. In true Korean student fashion, apparently there was some competition involved. But at least with this, it seemed to be a friendly competition. Right as I was getting out of bed to get ready to leave, Jihyun dropped a bombshell. Jihyun: Can I take an English lesson with him, too? Sumin’s eyes went wide and she looked up at me. I looked at the phone, double checking I understood the message, then looked back at Sumin. Ummmm… Chapter 8: Referrals I mentioned before how I got new students. Because of my work visa and the law, I can’t advertise for private English lessons so all of my new students are referrals where one person shares my info with another who is looking for a teacher. Never did I expect to get referrals for my prowess in the bedroom. I mean, I’m not some Don Juan De La Nooch or some super cock. I just try to give at least as good as I get in the bedroom. But now, here we were. After a very pregnant pause wherein neither of us spoke, Sumin began typing at speeds only teenagers seem to be able to achieve. Sumin: You… want to study with Drew Teacher??? Hey, I’m Drew, by the way. Piacere di conoscerti. Enjoying my little tale of Korean indiscretions? Lo spero. Jihyun: Would that be okay? You said he wasn’t your boyfriend… Sumin looked up at me again, her face a mixture of emotions. I finished buttoning my pants then sat down next to her on the bed, my mind racing. We both knew that Jihyun didn’t want to study, she wanted some of what Sumin was getting. But did I want to give it to her? Did Sumin want me to? Was she up for sharing and did I want to be shared? I mean, hell yeah I did but did I really? Then there was the increased risk factor. The more people that knew a secret, the more likely that secret was to get out. We were already walking a very thin line with Jihyun having the knowledge that she did. What if her mom had a habit of checking her phone, or she had a pervy little brother who liked to snoop on her and knew her phone login. I already knew that Sumin didn’t have siblings and her mom trusted her enough to mostly let her run around unsupervised, but I knew nothing about Jihyun’s situation. “Sumin…” I began, haltingly. Fanculo. I didn’t know what to do here. If I agreed, would that hurt Sumin’s feelings? Would she feel cheated on? And what if I refused and Jihyun got angry, would she tell someone to get revenge. A kind of ‘if I can’t have him no one can’ situation? I tried to continue. “Do you want her to have a lesson with me?” No, that was wrong. This was no time for euphemisms. ho chiesto di nuovo. “Do you want her to have sex with me? Because you know that’s what she wants.” Sumin’s face creased with what? Preoccupazione? Tristezza? Preoccupazione? “I don’t know…” Her voice was a little quiet. “We are not couple but little have that feeling. And Jihyun is the my best friend. I want her to have good feeling with boy, too. Other boy was not give good feeling to her when she do sex with him.” Her English was slipping bad, which was a sure sign that she was under stress. I put my arm around her and she rested her head on my shoulder. Ha continuato. “And you are very good teacher. English and... “ I heard the smile in her voice. “Sex.” ridacchiai. “If we say no, do you think she will be angry?” ho sondato. Sumin contemplated for a few seconds. On the bed next to her, her phone buzzed with more message arrivals but she didn’t reach for it to check. “I think maybe no,” she said, before continuing. “But I think maybe her feel is hurt. She is little like me. That why she d--” she caught herself. “That why she have sex with other boy. She really want to know about that so she pick that boy and they went to singing room for have sex. Later she say that was bad mistake. Little bit because of her I want to have sex with you and not with Korean boy.” That made a lot of sense, actually. I thought back to that conversation we’d had just a couple of weeks ago where she talked about not wanting to have sex with a Korean boy. At the time Sumin said she’d read that some Korean boys weren’t so hot in the sack, but it looks like she had some information straight from the horse’s mouth. She’d also mentioned that a ‘girl at her school’ had sex with a boy and now hearing about Jihyun I was fairly confident that that’s who she was talking about. “But would you be hurt if she has sex with me? That’s more important to me.” She sat up and searched my face, her dark brown eyes looking like deep pools of inky blackness in the fading light of the summer afternoon. Finally, she said, “If teacher have lesson with her will you still want lesson with me? Jihyun much prettier than me.” Uffa. Okay, how to handle this one. I cupped her cheek in my hand and looked straight into her eyes. “I don’t want to stop having lessons with you. I don’t care how pretty she is. She’s not you and you are very special to me.” I actually saw her eyes moisten up. "Veramente? Promise?” “I promise, Sumin.” I held up my hand to do the Korean-style pinkie swear. She laughed and sniffled a bit, then we pinkie swore and I kissed her. I grabbed a couple of tissues from the table by her bed and wiped the few tears away that had run down her cheeks. Sumin reached behind her and picked up the phone, swiping it open and returning to Jihyun’s message window. There were a handful of messages waiting. Jihyun: My mom wants me to practice my English anyway since I don’t go to an academy anymore. And I told her that your teacher was really good. So she said if I want, I can take a lesson with him. k k k k k k k k k There had been no response for a few minutes while Sumin and I talked and Jihyun had sent another message. Jihyun: Are you okay? Sei arrabbiato? (worried) (crying face) Jihyun: Please don’t be angry! (crying face) [/i]If he’s really a boyfriend I won’t have a lesson with him! [/i] Jihyun: (crying face)(crying face) Looks like the delay had really freaked her out. Sumin started typing. She finished her sentence, but there was a pause before she hit send. Then her thumb tapped the screen. Sumin: Sorry, we were talking. I’m not mad! Non preoccuparti! (hug emoticon) Sumin: You can have a lesson with him, too (wink) (wink) k k k k k k k k k Chapter 9: Group Class After trading numbers I met with Jihyun’s mom the next day and we discussed the class and terms. I wasn’t sure exactly how this was going to work until her mother brought up the idea of a group class rather than two individual classes. I’m a fan of group classes because it’s almost double the money for the same amount of work. She then suggested having a two hour class with both girls instead of just the one hour class. Apparently she had already discussed it with Sumin’s mom. I couldn’t believe the sheer dumb luck of that. I told her the price would change, but it was still reasonable, and she accepted immediately. I also had the chance to meet Jihyun for the first time. She was taller and much curvier than Sumin. Not fat but she had what Koreans sometimes call apple hips, which just meant a generous curve to her hips, and she had ample breasts. She was wearing a print t-shirt with a scene from, of all things, The Breakfast Club, the John Huges movie from 1985, and a pair of black shorts. The shirt had all four characters standing up on the table doing the dance along the second floor of the library where they all walk in unison. But her large teenage breasts pressed alluring against the fabric and stretched it slightly on the sides. Where Sumin’s hair was long and black, Jihyun’s was much shorter, barely to her shoulders. Her face was--like her body--a little more filled out than Sumin’s was. Her cheeks rounder, her chin softer. If she was five years older she would be what we might refer to as voluptuous, or a little thicc, but as she was still a teenager, she was maybe just well-developed. I could definitely see why Sumin might be envious of her, though. Jihyun had the makings of a pin-up girl figure whereas Sumin was much thinner and toned. She was bordering on what Koreans would call fat, although their definition of that was much stricter than what Americans would use. She was fat compared to a runway model, but that’s it. She had a sort of sultry beauty to her features. The more I looked at her the more I imagined what I wanted to do to her. I suspect she was thinking the same thing. See seemed a very energetic girl and through the whole interview she was blushing and eyeing me openly. I was a little worried her mom might get suspicious. But she only commented that Jihyun was acting strangely. I think it was just my paranoia getting the better of me. After all, why should she suspect that I’d be fucking her daughters brains out (or she fucking mine out) at our class next week? With the arrangement made, information swapped, and the schedule set, all I had to do was wait. Over the next week Sumin and I chatted a lot. More and more the topic centered around Jihyun joining the class and after her initial reluctance, she seemed to be getting into the idea. Sumin: What will we do in class, teacher??? Me: We will be studying together… Sumin: Will we all have sex together? (OMG)(OMG) Me: I don’t know. Forse? Non l'ho mai fatto prima. Sumin: (worried)(worried)(blush) I think teacher is pervert k k k k k k k k She said it in Korean, which sounds like byun-tay. Me: k k k k k k k k Maybe but I am your pervert. (wink) We will have to see what happens. A photo came through of Sumin naked in her bed, laying on her side with one breast poking out into the air. Sumin: I’m pervert too, teacher! K k k k k k k k k k k so horny right now. Sumin: I think I want see you and Jihyun… I want her suck your dick too! K k k k k k k k k k (OMG)(OMG) Me: lol yeah I think you’re a pervert too I sent her a picture of me in front of the bathroom mirror with my cock proudly erect. Me: Tell me what you want to do with my cock. L'ha fatto. As I sat in my car outside Sumin’s building the following Saturday, I tried to figure out just how I’d ended up in this position. In less than a month’s time my life had turned completely upside down. I went from a paid-by-the-hour English teacher to having the most amazing sex with a stunning, intelligent, vivacious teenage girl who was now sharing me with her friend who could pass for a pin-up girl without much effort. Maybe I’d died and gone to a sexy teacher heaven where the educational drudgery stayed the same but the benefits improved significantly upon death? My fingers drummed nervously on my steering wheel as I tried to calm myself down or psych myself up. I couldn’t figure out which. “You can do this,” I told myself. "Non è niente di grave." As you can see, I was nervous. Could I really pull this off? Why was I already not deported? This was so fucking stupid. Così pericoloso. Yeah, I wanted to do this. It was like a dream come true, but I was also nervous at the prospect. Two chicks at the same time, man. Giusto? How many guys would turn that down? I knew it happened to other people but it had never happened to me. I took a deep breath and got out of the car and walked towards the building. Buzzing myself in, I rode the elevator up with a young mother and her toddler son. The kid stared at me openly while holding his mother’s hand. She was content to ignore me as she lazily scanned her phone. They got out on 20 and I continued to 23. “Our door code is 4561,” had been Sumin’s message earlier that day. “Come to my room.” They were planning something. Throughout the week the two girls had been chatting almost non-stop about the coming lesson. From what Sumin was telling me, she was feeling much more confident about the class as the idea settled in. She talked a lot about what she wanted to show Jihyun. She seemed to be taking on the role of tutor and she said she was giving Jihyun a lot of advice. Jihyun, she said, was excited but very nervous. There’s theory and then there’s practice, after all. I activated the electronic keypad on her door, punched in the number, and the lock disengaged. No, my fingers weren’t trembling, thank you very much. I entered into a darkened apartment, the only sound was the a/c whirring in the living room. No lights were on and the curtains were drawn. Sinistro. I walked through the entrance, leaving my shoes behind, and turned left past the coat closet to Sumin’s bedroom door, which was partially open. I could see the light from her night stand lamp and hear whispers. Knocking, I slowly pushed the door open. Both girls were standing there in a matching lingerie set. It was a deep burgundy red with a sheer lace covering over their breasts and crotch. Looks like they’d gone shopping. Together, this time. I can only imagine what the sales clerk thought. They were standing side-by-side with Jihyun on the left and Sumin on the right. They had their hands behind their backs and both girls were pushing their chests out slightly. And Jihyun’s breasts were just as full and amazing as I’d imagined. They were a healthy handful and my mouth practically watered at the thought of sucking on those nipples. I’ve always been a boob guy. I looked them up and down, trying to burn the image into my brain. This would be spank bank material until I died. I could see the dark patch between their legs and, oddly enough, Jihyun’s bush was noticeably smaller. It looked like she trimmed it. I could feel my cock straining the front of my shorts and I had to reach down and adjust it to relieve some of the pressure. This appeared to break the spell. Sumin spoke first. “Hello, teacher.” Her smile was huge. “We get ready for you.” She raised her hands up over her head, stretching her torso, then wiggled her hips before spinning around, giving me the full 360 degree view. “Do you like our new panties?” “You look amazing,” I stammered. “You both look absolutely beautiful.” Sumin simply smiled but Jihyun, who still hadn’t said a word, blushed a deep crimson and averted her gaze. Sumin noticed and said quietly in Korean. , “Don’t be shy. He told me he thought you were very pretty. Say hi! I broke the tension first, having understood her just fine. “Hi, Jihyun.” Le ho sorriso. She dipped her head in a slight bow and said quietly “Hello, Drew Teacher.” Her voice was almost a whisper. “Teacher,” Sumin began. “I think she is very shy.” “That’s okay,” I said. “We can go slow. And you told her she doesn’t have to do anything she doesn’t want to, right? “Yes, teacher.” Sumin nodded. “I tell her that already. I told her you are gentleman.” I stepped into the room, dropping my bag at the door, and walked up to Sumin. I took her in my arms, her skin cool against my bare arms, and kissed her deeply. I slipped my hands down her back and palmed her ass and she purred deep in her throat. When we broke apart, I saw Jihyun off to the side, watching us intently. She looked both like she wanted me to kiss her but was also afraid that I would. I held out my hand for Sumin’s and did the same for Jihyun, who slowly placed hers in mine. Then I walked them both over to the bed and sat them down. I went over to Sumin’s small desk and pulled out her chair. “Let’s talk first,” I said. Sumin looked a little disappointed, I think because she had gotten all dressed up. Seeing this, I said “I think this was a good idea, but maybe too fast for Jihyun. Maybe she’s not ready for this just yet.” Sumin thought over what I said, then she looked a little embarrassed, realizing her mistake. “Sorry, teacher!” Then she turned to Jihyun and spoke rapidly in Korean. “Is he right? Stai bene? Did I make you feel bad? Mi dispiace tanto! Jihyun shook her head. "NO!" She paused. Beh, forse un po'. I wanted to look sexy and I thought this would be okay but… Now he’s here and I’m a little scared. I don’t know what to do!” I brought my hand up. “Jihyun, you don’t have to do anything if you’re not comfortable. You can put your clothes back on if you want to. I think maybe this is a little fast for you.” Lei annuì. “Little. But,” she added quickly. “I want… study today!” “Okay,” I told her. “We can. But I want you to feel comfortable and safe. You’ve had sex before, right?” Jihyun nodded and I asked her to tell me about it. What she told me, in a mixture of Korean and English, was that she’d had sex only once with a boy from a neighboring school. It happened about six months ago. They’d met downtown and gone to a singing room. They’d had sex but she said there was no oral, very little foreplay, and his dick was so small she could barely feel it. From start to finish the whole thing lasted barely ten minutes, of which the sex was only a few minutes of that total time. He’d pawed her breasts so hard that she had bruises afterwards. Japanese pornos strike again. Seriously, what’s up with the breast pawing? After that, they’d awkwardly sung a few songs, he asked her if they could have sex again, to which she declined feigning soreness, and then they’d left. She said they messaged a few times after that but after a week she had tried to put the whole thing behind her and stopped talking to him. She was extremely disappointed after having it built up in her mind to such a high degree. Since that weekend last winter, she hadn’t tried to sleep with anyone and hadn’t even dated. Not that she had a lot of time with her study schedule, even if she’d wanted to. I did learn that a couple of weeks after she’d had sex with the boy, a few of his friends suddenly started messaging her, asking to meet and she realized that he’d told his friends that she was a girl willing to have sex. She’d cursed at them and then blocked them. She was furious that he’d told his friends, which he of course denied, and then she blocked him, too. So she didn’t exactly have a good first time experience. But then, when Sumin had told her just how much fun she was having, that the sex might actually be good, she had really wanted to try it. So she was scared but determined. Through this whole story Sumin had sat next to her best friend looking sympathetic and had reached out to hold her hand. She knew the whole thing already, of course. “So,” I asked delicately, “What would you like to do today?” Jihyun looked at Sumin, then looked at me. “Maybe I can little watch first?” I looked at Sumin, who looked back at me. Lei annuì. “It’s okay,” Sumin confirmed. “It’s okay with me,” I said. Jihyun smiled, looking relieved. I turned back to Sumin. “What should we show her?” “I want you to lick my pussy, teacher.” Sumin grinned wickedly. “I always think about your tongue.” When your sexy as hell Korean student tells you she wants you to lick her pussy while her hot-as-fuck best friend watches, you lick her pussy. “Do you want to watch that?” I asked Jihyun. I don’t think she fully understood what was about to happen given that she didn’t have about a month of sex and sexting to pick up the language, but she nodded anyway, her eyes wide. Her nipples, the areolas much larger than Sumin’s, were a pale tan beneath the see-through fabric of her bra and the nipples were large and fat with arousal. I turned back to Sumin and said, “I would love to lick your pussy, sweety.” "O si!" she exclaimed, and giggled. I stood up and pulled off my t-shirt and Sumin sat forward on the bed and went to work on my pants, first undoing the belt, then the button and zipper, before sliding them down, boxer briefs and all. My dick was so hard that she had to yank on the waistband of the boxers to get it over the bulge. But finally it was free and I uttered a sigh of relief. Jihyun gasped at the sight which got a smile out of Sumin. Glancing over at her, Sumin asked “Should I lick it?” “Doesn’t it taste bad” "No!" Sumin replied. “Drew Teacher always takes a shower before he comes over and it’s very clean.” She brought up a finger and collected some of the copious amounts of precum that was running from my cock like a fountain. She turned her gaze back to me and slowly brought her finger to her mouth, smiling as she swallowed. “Yummy,” she said. My dick twitched. Then she leaned forward and sucked half my cock into her mouth in one gulp, applied a lot of suction, then pulled herself back off my cock with an audible popping sound. “Fuuuck!” I cried out, laughing. The little show-off! “Uh-muh!” Jihyun said at the same time, which is a Korean equivalent of ‘oh my god’ or ‘oh shit’. “You really put it in your mouth!” And she giggled. “I really like teacher’s cock,” Sumin said. “But first I want him lick my pussy.” Giving my cock a couple of strokes she got back up onto the bed and laid down, her legs still dangling over the side. She crooked her finger and made a little ‘come here’ gesture. I loved it when she did this; when she told me exactly what she wanted. I can’t speak for other guys but almost none of the adult women I’ve been with would ever say directly, even when I encouraged them. I grabbed a pillow from her bed and placed it on the ground between her legs, then settled down on my knees. I began to kiss up her thighs and I saw Jihyun move closer to see what was going on. I pushed my nose into her pussy, the lace of her panties scratching me a little, and breathed her in. The warm smell of her pussy made my cock twitch again. I kissed her all around, pushing my tongue into the fabric, teasing her. Sumin brought her hands to the back of my head and pushed me in harder while thrusting her hips up. “Who’s pussy is this,” I asked Sumin. “Mmmm, it’s your pussy, teacher,” she answered without hesitation, her voice low and heavy with desire. I slipped my hands under the waistband of her panties and began to pull them off. After a little bit of maneuvering, I dropped them to the ground. Sumin watched me eagerly, her body propped up on her elbows as I brought my face in close. I saw her reach her right hand over and grab Jihyun’s hand and Sumin gave her a big smile. Jihyun had a look of astonishment on her face but she was engrossed in the whole scene. I hardened the tip of my tongue and placed it at the base of her pussy and brought it up slowly. Sumin gasped and shuddered and her body flopped back down on the bed. “Yeesssss, teacher!” I drank her in, sliding my tongue deep into her pussy and thrust as deeply as I could. She writhed on the bed as I shifted my attention back to her clit, alternating between circling it with my tongue, then flicking it directly. I brought my fingers up and inserted one into her, curling it up and locating her g-spot. Her back arched up and she placed both hands on the back of my head again as she cried out. “Teacher! Là! There!” Sumin was incredibly turned on and it didn’t take her long to reach orgasm. As I felt her getting close I once more sucked her clit into my mouth while my finger stimulated her from the inside, and she exploded. She pulled my head hard into her pussy as she shuddered and thrashed. Her muscles contracted around my finger and I stopped moving entirely, letting the pleasure wash over her. Once she had collapsed back onto the bed and her grip loosened on the back of my head, I looked over at Jihyun who looked stunned. “Unni, are you alright?[/] Jihyun asked, astonishment and just a twinge of fear in her voice. Unni is a term Koreans use for an older female friend. It sort of translates as sister but not related. I’d never asked before, but that meant that Sumin was older than Jihyun. It wouldn’t matter even if it was just a month or two, they would still use the honorific. “[i]I’m great.” Sumin said, languidly. “You should let Drew Teacher lick you, too.” I surreptitiously wiped my face while Jihyun was paying attention to Sumin. I didn’t want to freak her out unnecessarily. Sumin didn’t care about the wetness, she even seemed to get off on it a little bit, but Jihyun was dealing with enough already and wasn’t sure how she’d respond to that. Meglio prevenire che curare. “It feels so good! Sumin continued. “You’ll love it!” Jihyun looked at me, then back to Sumin, then nodded. “Okay….” “Are you sure,” I asked her, trying to sound reassuring. After a few seconds she nodded once more, then said, “Yes. I sure.” She gave me a small smile as Sumin guided her down to the bed. She was talking softly to her, encouraging her and telling her what to expect. Jihyun assumed the same position Sumin had, her body lying across the width of the bed with her legs hanging over the side. Sumin was tucked in next to her, holding her hand as she watched me with a strange smile on her face. And was that… lust? Envy?. I settled between her legs just as before and started slowly. I caressed her legs, which made her jerk slightly, but she didn’t pull away. Next I began by kissing the inside of her knees, then moving farther up. I could feel her muscles trembling with what I assumed was nervousness and I could hear her shuddering breaths. “Are you okay,” I asked her. “Do you want me to stop?” “No,” came her quick reply. “Just little…” she struggled for the word. “Nervous.” And she chuckled. “Unni, what am I doing? Dio mio!" I continued forward until I got to the center of her legs, her teenage pussy just in front of my nose covered by her new panties. I placed a kiss right over the top where her clit hid beneath the fabric and the folds of her pussy, which elicited a little squeak from her, then I moved off to the sides, kissing and licking that spot where her legs joined her hips. I spent a couple of minutes kissing, rubbing, and sucking on all that delicious flesh until her hips were arching up in anticipation. That’s what I was waiting for. “I’m going to take off your panties now,” I told her. “Okay,” Jihyun said quietly. She raised her hips and I pulled the fabric over the generous curve of her ass, then slid them down her legs. Finally, her pussy was in full view. And as I suspected, I could see evidence of her trimming it down along the sides. I wondered when she’d started doing that and why? As I moved in and prepared, I could still hear Sumin whispering to her, telling her how good it was going to be, not to worry, she could stop at any time if she wanted to and I wouldn’t be mad. She was turning out to be an excellent teacher’s assistant. I kissed the skin just to the sides of her pussy, which I could see was already wet, and let her acclimate to the idea that there was a guy between her legs about to lick her bare pussy. Then, as with Sumin, I hardened my tongue and licked from the bottom all the way to the top. “Uh-muh uh-muh!” Jihyun cried out and she pulled away from my probing tongue, before I heard her giggle. Sumin joined her. I didn’t press, just waited for a second. “Do you want more?” I asked her, kissing her thighs as I waited. “Yes, teacher.” she said, her voice husky. I slipped my hands under her legs, bringing them up over the top so I could grip her more firmly. “Teacher, it so sexy!” Sumin said, and I glanced up to see her grinning down at me. “I like see you do that.” I winked at her, and set to work. I brought my tongue back and placed it at her small opening, pushing in slowly. This time, instead of her pulling away, she pushed into my tongue, trying to get it in deeper. The room was filled with the sound of her exclamations and cries as things she’d never felt before washed over her senses. I noticed too that she tasted different than Sumin did. Sumin had almost no flavor, assuming she was freshly washed. Jihyun’s was more… I guess acidic is the right word. She didn’t t