Sorveglianza

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Sorveglianza

Sorveglianza.

Sono Lana Kreskovi, una cadetta di stanza in una struttura per prigionieri di guerra nella Russia sovietica... la mia vita è questa fortezza, i miei desideri...? beh, dovrai continuare a leggere. Ti invito comunque a curiosare tra le pagine del mio diario...potresti trovare qualcosa che ti piacerà


Nome: Kreskovi, Lana
Età: 22
Luogo di nascita: Irkutsk, Russia
Occhio: blu
Capelli: castano scuro/nero
"Ht." 5'8
"Peso" 118
Sangue: (AB-)
Stato: cadetto, 3 anni. Prigione militare di Zaninsk: Facoltà di sicurezza, membro

10 dicembre 1942

6:03 tutti i sistemi sono normali, tutti i monitor sono operativi... tutte le stanze sono sicure.
*Sospiro. . .un'altra mattinata stagnante. . .! questo tipo di cose mi fa sempre pensare
il motivo per cui mi sono arruolato nell'esercito russo, per me ancora non ha senso. Suppongo di averlo fatto per
le finanze, o meglio, il destino ha avuto un modo interessante di condurmi qui. Suppongo questo
la fortezza sotterranea è molto simile alla Russia stessa; è freddo, umido e sempre grigio...ma
questa è la parte strana... alcuni russi lo vedono come deprimente... altri lo vedono come una cosa vera
questo fa sì che qualcuno come me voglia qualcosa di meglio, qualcosa di profondo. Forse lo era
quell'idea che mi ha portato a scoprire Kvet...o Kvetslka per tua informazione, e per
per il bene dei posteri...Prigioniero-A30N. Per tutte le buone ragioni, le guardie qui sono ossessionate dal
detenuti... (in questo caso per me ha significato qualcosa di più quando si trattava di Kvet) continua
tutti attenti al fatto che l'interazione è necessaria per la sopravvivenza in questa struttura. IO
ho scoperto che il mio ruolo più serio qui era coinvolgere questo piccolo, innocente russo
gioiello...ma sto andando troppo avanti.
D'altra parte, gran parte dell'interazione qui è in tandem con il fatto che
Zaninsk funge da bordello privato per molte guardie (tutti noi nell'ala femminile
comunque) le ragazze vengono portate qui almeno ogni ora, a volte dal
centinaia...ragazze di ogni ceto sociale, turche, malesi, etiopi ecc. ecc. alcune
anche la stessa Madre Russia è condannata a restare qui...tutta vittima di atti casuali di male-
reputazione...essere qui solo da tre anni mi ha portato a chiedermi quando avrei avuto abbastanza mandato per farlo
goditi alcuni di questi servizi... inutile dirlo, ho corso il rischio. Ricordo il mio
la prima è stata con una ragazza argentina di 18 anni... secondo il suo fascicolo era stata lei
visitare la Germania per vedere alcuni parenti sospettati di aiutare i nazisti. Sebbene,
Non credo che ne fosse a conoscenza, la mia mente era... altrove. Ne ricordo molti
notti che tracciano con gli occhi il suo lungo corpo snello, il crepuscolo azzurro del mio monitor
comprendendo tutto ciò che di lei era freddo, silenzioso,... spaventato. Tuttavia, sembra ancora
irrilevante
"Ancora tocca a te!" disse uno dei miei compagni... in modo pacchiano
esempio di una soldatessa bionda di nome Andrika decisa a parlare con una forma inquietante di
nonchalance. "Nel caso non lo sapessi prima, il suo nome è Ornesta", ha detto. " La ragazza
Laggiù deve essere abbastanza insensibile ormai se la vuoi per una seconda corsa!"
Anche se non volevo più la ragazza latina, non credo che avrei dato Andrika
il vantaggio della mia opinione. "Perché? L'hai riscaldata per me o qualcosa del genere?" ho risposto
con un'aria sarcastica. "Sai, se non fossi così solo probabilmente ti starei addosso
primo... sei una donna che ha una sorta di sfida, almeno... la maggior parte delle ragazze qui
non offrirmi alcuna sfida... nessuna eccitazione!" dissi, ma nonostante tutto, Andrika sembrava esserlo
terribilmente sorpreso... guardandomi come se fosse d'accordo con la mia opinione, ma stranamente in qualche modo sembrava che avrebbe disaffermato la mia preferenza. "È così ?" lei rispose,
camminando verso di me con un sorriso arido sul viso. Andrika si precipitò dietro di me e la allineò
coltello da combattimento con la larghezza del mio collo... sollevando la testa all'indietro e poi premendo violentemente le sue labbra sulle mie... potevo sentire le sue calde e succulente labbra russe sulle mie... mentre la consistenza del suo coltello formava le vene del mio corpo indietreggiare con orrore. poi ha aperto la cerniera della mia uniforme e si è girata per mettersi a cavalcioni sul mio grembo, la sua mano ora stringeva forte il mio seno flessibile con violenti sobbalzi delle sue dita ossute. Avrei voluto vedere i freddi occhi nuvolosi di Andrika, ma erano ombreggiati dal suo cappello di pino da cadetto e da una folta treccia bionda di colore. Potevo sentire la massa calda tra le sue gambe snelle e forti gonfiarsi e pulsare sul mio stomaco nudo. All'improvviso. con un forte colpo in faccia, la sua mazza antisommossa mi colpì il naso e il labbro superiore e lasciò una piega irregolare di sangue che mi colava sul mento. Poi ho respirato un filo d'aria e sono svenuto. Da quello che ricordo, mi sono svegliato stordito e disconnesso... sentendomi come se fossi capace solo di pronunciare frasi confuse. Ricordo di aver sentito uno schema di passi entrare nel corridoio e infine volgere al termine nella stanza. Ho visto due guardie; Andrika e un'altra guardia alta dai capelli biondi di nome Marfa avevano portato qui una giovane ragazza... mio Dio! è lei !? ha solo 13 anni!!!! e non indossava altro che un minuscolo paio di mutandine nere scolorite che abbracciavano strettamente la sua figura già minuscola.
Rimase lì tremante... insicura di cosa ci fosse in serbo per lei. Sembrava che i suoi piccoli seni si fossero screpolati a causa del freddo nella stanza. Ho pensato che è orribile che l'abbiano portata qui! ma non riuscivo a staccare lo sguardo dai suoi capelli rosso vivo, e dagli occhi nocciola che sembravano cambiare colore man mano che la mia vigilanza su di loro diventava più forte. Le due guardie mi hanno squarciato ancora di più la camicia, e poi hanno aperto completamente il cavallo dei miei pantaloni con i loro coltelli da combattimento... la bambina era ancora inginocchiata tra i miei pantaloni a brandelli, ma accovacciata in modo allarmato. Andrika ha poi borbottato qualcosa all'altra guardia, Marfa, che (con un gesto del bastone) ha segnalato alla ragazza di avvicinarsi verso l'interno delle mie cosce... i suoi occhi si sono riempiti di lacrime. Con un grugnito arrogante, Marfa ha indicato il mio grande monticello e ha spinto la testa della ragazza su di me con il suo manganello... minacciandola di succhiare e leccare le pieghe visibili del mio monticello attraverso le mie mutandine bianche in sequenza. Leccava e leccava come se stesse curando la più piccola delle mie ferite. Andrika agitò la mano con una punta di impazienza segnalando a Marfa di fare qualcosa mentre lei stava appoggiata al muro grigio nella stanza di sorveglianza. All'improvviso ho sentito le mie gambe appoggiate dalla ragazza... e lei mi ha fatto rotolare via le mutandine dalla vita, gettandole a terra e poi tornando lentamente alla sua esibizione. Aveva succhiato il mio clitoride e baciato le delicate pieghe del mio monticello con un entusiasmo affascinante. Mi contorcevo e mi contorcevo per gli strani piaceri che provavano questa ragazza adolescente che ora adornava la mia figa con estasi bagnata. La sua piccola lingua rapida accarezzava ogni protuberanza della pelle sulle mie pieghe gentili. La sua lingua passava oltre il canale rialzato del mio clitoride, e il suo piccolo mento sembrava confiscare tutte le mie mezzelune setose. il suo naso peloso che preme delicatamente su e giù sulla parte più alta delle mie pieghe. Ero insensibile dal piacere...come poteva questa ragazzina??? questa piccola ninfa sarà in grado di trarre ogni sensazione che conoscevo tra le mie gambe? Presto la consolai, tenendole i dolci capelli neri tagliati che sembravano arricciarsi sotto la mezzaluna delle sue orecchie. Smise di piangere e cominciò ad allargare ancora di più le mie gambe, questa volta diventando più apprensiva nei confronti delle mie labbra pulsanti. Sembrava che si godesse ogni goccia di succo che scorreva dalle mie pieghe carnose. Poi si è insinuata sulle mie ginocchia, succhiandomi le pulsazioni dal collo e mordendo teneramente la carne appena ammaccata. Mi ero chiesta perché una ragazza così sottomessa si fosse interessata a me all'improvviso!!!! Voglio dire, era così giovane !!!!... così innocente ?! Potevo sentire le sue gambe morbide a cavalcioni su di me mentre le sue ginocchia ossute premevano saldamente ai lati della mia cassa toracica... trattenendomi come farebbe un animale quando fa cadere la sua preda. Sentii la protuberanza in miniatura del suo monticello battere sul mio... inondarmi di un fluido di estasi... poi vidi Andrika correre da dietro di lei e tenerle la gola con la sua lunga mano ossuta... i suoi occhi azzurri fiammeggiavano come turchese etereo... All'improvviso Andrika si tolse le mutandine dalla vita e poi abbassò i pantaloni della sua uniforme. Senza mutandine, Andrika agitò il manico del manganello nella sua stretta montatura, lasciando l'artificio smaltato nero che si estendeva verso l'esterno. Poi afferrò i seni della bambina e affondò diagonalmente il bastone verso l'alto nella sua bagnata innocenza, premendo abbastanza forte da mandare rivoli di sangue che si attorcigliavano attorno al manganello già inzuppato. Più e più volte si scagliò contro la povera ragazza...il cinguettio obbediente della giovane più sottomessa che mai... tubava all'infinito, mandando Andrika su tutte le furie a tal punto che cadde a terra e cominciò a sciacquarsi con un bastone nel carnoso arazzo color porcellana tra le sue gambe. Selvaggiamente, infilò il lungo bastone con immensa e pericolosa velocità nel suo anfratto profondo e acquoso... ruggendo senza pudore mentre spingeva l'oggetto dentro di sé, quasi come se volesse sentire l'apice del bastone fluire continuamente nel piccolo della sua pancia. Potevo vedere i suoi succhi uscire impeccabilmente dalla sua femminilità, ogni goccia si aggiungeva alla pozza trasparente sul pavimento che potevo sentire raccogliersi in un piccolo serbatoio sul cemento sottostante. Marfa, che stava giocando da sola nell'angolo posteriore, corse verso Andrika e mise il suo monticello nudo sulla gamba del mio compagno, mettendosi a cavalcioni per far venire Andrika. Marfa aveva emesso piccoli tubi innocenti mentre lo faceva, mentre io guardavo la ragazzina vegliare sul mio collo mentre io ora giocavo con la sua fica appena deflorata, grondante un misto di sudore, sangue e succhi naturali. Sentendo la ragazza piagnucolare vivacemente, la girai in modo da poterla premere contro il mio seno e così poter servire il suo povero piccolo protuberanza, che ero arrivato a capire essere l'entità più bella che avessi mai visto, un'entità che aveva così disperatamente bisogno delle mie dita all'interno delle pareti setose sottostanti. Immersi in fretta le mie dita nel suo fiore palpitante. Si dimenava dolcemente alla sensazione delle mie dita mentre succhiavo la pelle dal suo ispido collo russo, il suo entusiasmo ora rappresentava le sembianze di una piccola schiava obbediente a cui piaceva sentirsi dire cosa fare. Poi ha allungato il suo braccio intorno alla mia testa e ha tenuto la sua mano lì per sostenermi appassionatamente mentre faceva scorrere forte le dita tra i miei lunghi capelli neri... Poi ho risposto pizzicando i suoi piccoli seni in brevi e rapidi scatti, quasi come se come a noi (come soldati) è stato insegnato a sparare con le nostre armi. All'improvviso sentii un'enorme contrazione dentro la bambina e fuoriuscii un grido agghiacciante di furia orgasmica dalla sua piccola bocca imbronciata; i suoi succhi si erano poi riversati sul mio grembo e avevano ricoperto il quadratino dei miei peli pubici con una miscela di sangue giovane e succhi femminili. Proprio in quel momento, senza preavviso, Andrika emise un potente grugnito a denti stretti, e poi gemette come una furia sanguinaria mentre dalla sua fica palpitante schizzava un violento torrente di sperma, che schizzava sulla bambina ricoprendola da cima a fondo; lasciando la poverina con gli occhi chiusi e la bocca aperta come se fosse stata immobilizzata dal violento orgasmo di Andrika. Il piccolo cherubino allora si rannicchiò in una pallina affettuosa e appoggiò la testa sulla mia spalla...la sua mano afferrava quel poco che mi era rimasto della maglietta dell'uniforme; dopodiché canticchiava una canzoncina popolare russa che avevo sentito anni prima.
Marfa si alzò da Andrika, si rimise i pantaloni dell'uniforme e uscì dalla sala di sorveglianza come se niente fosse. Andrika poi si alzò, riuscendo a malapena a mantenere la compostezza delle sue gambe sensuali e snelle, e si avvicinò a me e alla bambina.
"È ora di tornare indietro, Kvetslka! andiamo, qui non c'è più niente..." disse dopo aver afferrato il braccio ossuto del bambino. "Andiamo! Hai avuto più di quanto avrai mai, scendi da lei così posso rimetterti nella tua camera!" - ha aggiunto Andrica. "NO!" - gridò la bambina con tono infantile. "AndiamoOOO!" rispose Andrika. "Ehi, ehi, non essere così ansioso di rimandarla indietro, ne ha passate tante considerando che ha solo circa tredici anni! "Tredici? Pensi che abbia tredici anni? ah, pensi che abbia quell'età, Lana? Se fossi in te non giudicherei così facilmente una ragazza che difficilmente conosci, soprattutto in una prigione russa come questa!" Allora ho pensato tra me: "Caro signore! quanti anni ha questa ragazza? cosa farò se è più giovane di quanto pensassi prima? sicuramente le alte guardie del reparto maschile mi metterebbero in prigione per aver fatto qualcosa con un'adolescente!" Mentre andavo a raccogliere i miei pensieri e ciò che restava della mia uniforme, vidi sia Andrika che Marfa condurre fuori dalla stanza quella piccola creatura in topless. , Kvetslka sembrava avere questa espressione malinconica mentre i miei compagni la scortavano lungo l'ombreggiato corridoio grigio. Eh, Kvetslka...che bel nome per questa ragazzina con un carattere così allampanato...in qualche modo, però, non mi sono concentrato su così tanto, ero curioso di sapere il suo scopo qui, soprattutto perché era nativa... quando pensavo a cosa ci faceva qui in questa prigione militare mi era venuta l'idea che i suoi genitori fossero spie, o meglio, avesse è stata accolta da uno dei soldati dopo un tragico avvenimento che ha coinvolto i suoi genitori in quel periodo di guerra. Probabilmente era rimasta orfana, e gli altri miei compagni la consideravano un oggetto di decadenza sessuale senza le potenziali conseguenze. Dovevo saperne di più lei, tra le altre cose... l'unica cosa di cui dovrei davvero preoccuparmi adesso è se potrò o meno procurarmi una nuova uniforme, e se sono o meno nella merda per aver scopato un'adolescente.

13 dicembre (tre giorni dopo)

Sono passati tre giorni e nessuna traccia di Andrika, Marfa e del nuovo oggetto dei miei desideri e molto probabilmente del mio futuro internamento: Kvetslka Devtlona?...altezza, 4'9 peso 88 libbre. occhi nocciola, capelli neri, ok... e nessuna età... questo è molto strano considerando che tutti i fascicoli sui prigionieri devono (per legge) includere l'età. Ho guardato più da vicino il suo fascicolo e sembrava che qualcuno avesse macchiato la zona dove era indicata la sua età...meraviglioso! o qualcuno sta cercando di confondermi, oppure qualcuno sta violando il protocollo. Mi è capitato però di vedere la sua città natale..."Tyumen, Russia", quella città è stata attaccata solo circa una settimana fa dai nazisti! oh mio Dio, almeno una delle mie premonizioni deve essere corretta! Madre... Harvna Devtlona, ​​MORTA! 15 aprile 19** anche l'anno è macchiato....Padre, Rodion Devtlona....MANCANTE! presunto deceduto. sua madre deve essere morta durante la sua nascita, immagino... potrebbe significare che aveva solo suo padre a prendersi cura di lei, e ora questa è la cosa più vicina con cui riesce a gestire se stessa. Devo fare qualcosa al riguardo, come soldato non posso sopportare di vedere cosa potrebbe esserci in serbo per lei, uno dei quali è che è un'orfana probabilmente condannata a vivere qui finché non sarà trasferita in affidamento. Inoltre non ho resistito alla tentazione di rivedere il suo corpicino nudo, datemi pure del pazzo ma credo di essere quasi ossessionato da lei. Anche se ha nove, dieci, undici o 13 anni come pensavo... qualunque cosa! Non potevo sopportare il peso di non vederla più...Kvetslka mi viene in mente così tanto che è difficile chiedermi se mai premerà quel piccolo monticello caldo sulle mie labbra e mi permetterà di assaporare i suoi succhi giovani e salati . La immagino a volte strisciare nella mia camera nella notte indaco, saltare sul letto, togliersi la camicia da notte bianca dalla testa e sedersi lì in attesa, come un angioletto inginocchiato con le gambe divaricate; le sue piccole labbra femminili sfiorano a malapena le lenzuola del mio letto... immagino di prenderla tra le braccia e poi baciarla sfrenatamente sul collo mentre tuba dolcemente. Poi la sdraiavo di lato sul letto e mi inginocchiavo sul pavimento in modo da poter assaporare la sua carne vaginale giovane e fradicia. Mio Dio, sono così avanti che siamo stati insieme solo una volta! e già sono ossessionato da lei! Oggi sono stato quasi sorpreso a infilarmi le dita dentro mentre pensavo a lei...Grina, il comandante in capo della nostra unità, mi ha quasi visto attraverso la fessura della porta della sala di sorveglianza, mio ​​Dio, se fossi stato sorpreso a farlo, sarei stato sorpreso congedato, se non picchiato a morte da un ufficiale in comando... anche se non mi dispiacerebbe così tanto la violenza, se Grina riuscisse a tirarci fuori entrambi in qualche modo. Come la maggior parte delle altre lavoratrici dell'ala femminile, era bella ma in un modo non femminile. Ha molto tono, ha zigomi e struttura generale molto profondi... assomiglia di più alle donne forti e sexy che abbiamo visto nei film che guardiamo ogni mese quando siamo in ferie. Non oso ancora scoprirlo, anche nel calore della passione, sospetto che sarei ancora incapace della sua forza bruta. Ma questa è un'altra storia.

14 dicembre,

Non rinuncerei mai a desiderare Kvetslka per il resto della mia vita, ma non posso affrontare la possibilità di dover affrontare ciò che la maggior parte delle persone direbbe se mai scoprissero che è un'adolescente... anche la differenza d'età mi farebbe pensare ad una sorta di crocifissione russa. No, non potevo, ma potevo comunque guardarla, e fare a modo mio con lei... ma ehi, cos'è questo? Sembra che Grina stessa abbia in mente qualcosa... oh caro diario, penso che tu ed io stiamo aspettando qualcosa di inaspettato. Grina è appena entrata nell'alloggio di qualche adolescente...credo che questa sia una ragazza francese...sì, esatto, si chiama Miette, questa mi ricordo, è la figlia di 15 anni di un diplomatico francese!!! Una creatura graziosa che non ha una gran figura, ma comunque carina con i suoi capelli piatti lunghi fino alle spalle e i piccoli occhi azzurri. Ha dei lineamenti molto taglienti nelle sue espressioni che mi piacciono...ridacchia* oh cavolo, non credo nemmeno di voler guardare...se ho ragione nel dirlo, Grina lo rovinerà povera ragazza, Grina ha tenuto d'occhio questa ragazza (così ho sentito da Marfa) l'ha "salvata" si dice. Ma immagino che sia così che lo scoprirò. Lo schermo ha un po' di elettricità statica, ma ok, riesco a capire... c'è Miette, sembra spaventata ora che c'è Grina nella stanza, indossa questa minuscola sottoveste di cotone, ci vedo anche da qui... .Oh mio Dio, Oh mio Dio...Grina ha tirato indietro il braccio e ha colpito Miette con una tale forza con il suo manganello....che la poveretta è a terra in preda alle convulsioni, non credo che riesca a muoversi ! Miette è zoppa a terra e riesce solo a dondolare la testa da un lato all'altro! Grina allora si è arrotolata la sottoveste e ora massaggia furiosamente in tondo il clitoride della ragazza, ma non sembra che lo faccia per piacere... sembra che stia aspettando qualcosa, o stia cercando di ottenere qualcosa da lei.,, ,ora c'è un uomo nella stanza ??? doveva essere uno dei cadetti dell'ala maschile, a circa dieci minuti di distanza. Grina lo sta indirizzando verso la ragazza...ora il ragazzo sta dimenando il suo cazzo e sta diventando davvero duro...e qui giace la sua prossima partner, la povera Miette, è ancora priva di sensi e borbotta da quello che posso vedere, Si sta arrotolando la sua sottoveste, ed entra... scopando Miette senza pietà, scambiando ripetutamente la sua piccola protuberanza con la propria bocca mentre lui si sposta avanti e indietro, posso vedere che apre e chiude gli occhi, borbottando mentre lui le sbatte il cazzo oltre il suo sottile labbra... la saliva che scorre da tutte le direzioni sul suo viso... ora lui è di nuovo tra le sue cosce, dondolando i fianchi dentro di lei, mentre il suo corpo zoppica involontariamente come una vecchia bambola russa. Non ho mai visto niente del genere prima... nessun uomo è entrato qui e ha fatto una cosa del genere prima... mi dispiace così tanto per lei. Le sue piccole pieghe rosa ora secernono e creano piccoli ammassi di sangue e pre-sperma mentre lui le confisca la verginità nell'atto dello stupro. Sentivo che mi stavo bagnando e volevo essere laggiù, ma ero al mio posto e sarei stato nei guai se qualcuno mi avesse sorpreso fuori turno. A parte il soldato non aveva finito, le ha sollevato le gambe sulle spalle e le ha penetrato la figa come se fosse l'ultima donna nella Russia siberiana...lo vedo avere le convulsioni, sta per venire...e lo fa sul suo bel viso, strofinando il contenuto con la punta del suo pene mentre lei soffoca e soffoca, a malapena in grado di pronunciare una parola... lui la lancia a terra... lei è lì, senza vita, ricoperta di sesso esaurito. ...porta chiusa a chiave, a Grina vengono consegnati quattordici rubli.


2 gennaio.

È passato tanto tempo eppure nulla è cambiato. Anche se mi hanno reindirizzato a uno stato di allerta più elevato a causa delle voci secondo cui i nazisti stavano avanzando verso nord, non sono riuscito a scrivere nel mio diario quanto avrei voluto, ma ora che le cose sono un po' più tranquillo da queste parti finalmente posso dedicarmi a più scritti. Non sono stato in grado di divulgare cosa è successo dopo l'allerta massima, ma non è successo nulla che meriti di essere menzionato, a parte l'ovvio, tranne una cosa. . Quando tornammo allo stato normale, l'ufficiale in comando di entrambe le nostre ali carcerarie (maschile e femminile) decise di permetterci di tenere una piccola serata nella sala mensa centrale del nostro complesso. Come al solito abbiamo mangiato solo la più economica vodka russa e antipasti freddi a base di carne bollita, paprika e uova. Dopo un paio d'ore passate a ballare e bere con gli uomini, le cose sono sfuggite di mano come previsto. Alcune delle guardie di sesso maschile hanno cercato di evocare dai loro compagni di ballo assegnati qualcosa di più di un semplice passo a due. Molte guardie maschi sono state schiaffeggiate in faccia o colpite con una sospensione dai loro superiori. Dopo un paio di centinaia di bottiglie della migliore (peggiore) esportazione russa, le guardie e gli ufficiali in comando (indipendentemente dal sesso) avevano perso ogni controllo del protocollo. Forse è per questo che hanno portato tre ballerine; tutti loro adolescenti. Vestiti con abiti da prigione dall'aspetto squadrato in un grigio scuro e umiliante, venivano portati a ballare sui tavoli sia per gli uomini che per le donne. Alcuni uomini ridevano e ridacchiavano selvaggiamente mentre facevano di tutto, dal lanciare loro manciate di cibo e tazze di vodka all'alzarsi i vestiti per giocare con i loro genitali. Inutile dire che man mano che le ragazze si arrabbiavano di più, gli uomini e le donne erano più eccitati. Una delle guardie spinse una ragazza dai capelli rossi sul tavolo e invitò uno dei due uomini e delle donne ad accarezzarla, inserendo le dita in ogni orifizio immaginabile. Alcune delle guardie donne in realtà ricambiarono il sorriso e risero di alcune guardie uomini come per mostrare loro che si stavano godendo qualcosa di nuovo, estraneo e rinvigorente. Chiunque tra le ragazze che avesse reagito avrebbe potuto essere picchiato orribilmente con un manganello, nel giro di un centimetro della sua vita. Tuttavia, una delle ragazze sembrava così familiare, era truccata, ma sembrava una vagabonda. Il rossore ammesso da una delle guardie fu disegnato in modo da assomigliare a due enormi cerchi sulle sue guance, facendola sembrare simile ad una bambola di pezza. Dopo aver guardato bene, ho notato che era Kvetslka! Dio mio ! Non potevo crederci! Dovevo fare qualcosa. . .Mi sono avvicinato al tavolo e l'ho portata via come un uomo delle caverne, con un'espressione sul viso che sembrava come se stessi per rivendicarla come mia.
Il resto delle truppe urlava perché pensavano che le mie intenzioni fossero impure, per la maggior parte avrei accettato, ma dovevo salvarla, pensavo. Troppo ubriache per capire le conseguenze, le guardie che non molestavano le altre due ragazze si preoccupavano solo di ottenere la prima porzione delle ragazze. Ho trascinato Kvet lungo il lungo corridoio poco illuminato, lontano dalla mensa, come un soldato ferito, finché alla fine non l'ho riportata nella cella di detenzione. L'ho adagiata sul letto di assi di legno informe su cui ha dormito dall'inizio del suo internamento. Mi sono seduto accanto a lei e ho osservato in ogni fessura il suo corpicino quasi informe. Non avrei mai pensato che ragazze giovani come queste potessero avere strutture così uniche. Il modo in cui i suoi fianchi si spostavano verso il basso verso l'inizio delle gambe iniziava con il minimo piccolo arco. Era davvero una principessa russa per me, quasi subito sembrò notare il mio sguardo infatuato. Poi, con gli occhi silenziosi e diluiti, si alzò in ginocchio, fissandomi direttamente. Poi allargò la distanza tra le sue gambe, afferrò la parte piccola del mio braccio e lo mise sotto la sua veste informe. Ha lasciato che le mie dita toccassero i succhi bagnati che già scorrevano dalla sua fica quasi adolescente. Lei piagnucolava sempre più forte mentre la pelle del mio dito sfiorava costantemente la circonferenza eretta a forma di diamante delle sue labbra. Le lacrime le scorrevano lungo il viso come se fosse riluttante a lasciarsi toccare, ma sembrava anche che stesse tentando di compensarmi per il mio precedente intervento. Nonostante ciò, mi sono arrampicato su di lei e ho cominciato a baciarla e ad accarezzare i suoi morbidi capelli neri. La mia vita più ampia era posizionata saldamente tra le sue gambe, potevo sentirla diventare bagnata fradicia. Allora ho iniziato ad accarezzarle i seni, sembravano quasi inesistenti, ma ancora teneri alle mie dita e alle mie labbra una volta che li succhiavo. Gemeva come un animale spaventato mentre passavo le dita tra le sue piccole pieghe delicate, il palmo delle mie dita accarezzava rapidamente le sue pareti interne. Mentre la sua piccola figura si muoveva sotto la mia totale influenza, mi ha allentato la fibbia e i pantaloni per rivelare il mio monticello bollente. Ha strofinato il suo piccolo, insignificante ginocchio nella larghezza della mia fica, massaggiandolo avanti e indietro così tanto che il suo ginocchio si è inzuppato del mio pre-sperma. Stavo vivendo l'esperienza sessuale più incredibile della mia vita con qualcuno due volte più giovane di me. Poi sono diventato così pieno di lascivia che mi sono sdraiato e ho premuto il suo piccolo viso di porcellana nella mia fica lasciando che leccasse i succhi sulle mie pieghe esperte. Lei leccò e succhiò selvaggiamente per una così giovane novizia mentre io trattenevo il respiro per ansimare in improvvisi scoppi di orgasmo.
Per due ore abbiamo accarezzato, accarezzato e venuto ripetutamente sul letto, sui nostri vestiti... tutta la stanza era quasi macchiata di tutto, dal profumato sudore femminile alle secrezioni sessuali che screpolavano le parti più delicate del nostro corpo. Alla fine, ho speso l'ultimo di me stesso sul suo bel viso dopo essermi inginocchiato sul cono piumato della sua lingua rosa; la mia mano destra la fece esplodere su tutto il battiscopa del letto che si era spostato completamente fuori posto. Esausto, mi sono sdraiato sul suo corpo e le ho sussurrato di dormire, ribadendole quello che ho provato durante la nostra scappatella epocale.

Fine della parte I

Altro da venire presto!

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Grazie a tutti per i bei commenti e le valutazioni generalmente positive. Mi scuso per il fatto che la parte 2 abbia richiesto così tanto tempo, ma volevo assicurarmi che fosse il migliore possibile prima di pubblicarla. Spero che questa parte vi piaccia e cercate una parte 3 nelle prossime settimane. Per favore continua a valutare e commentare, e se non ti piacciono gli elementi del mio racconto, per favore fammi sapere nei commenti come pensi che potrei migliorare. Rob e April giacevano nel letto di April, persi nei loro pensieri post-coito. Si erano assicurati l'un l'altro che questa sarebbe stata...

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Il mio viaggio in autobus

Il mio viaggio in autobus Quando sono salito sull'autobus, era pieno zeppo, con molte persone in piedi nei corridoi. Questo viaggio sarebbe stato lungo. Ho guardato i passeggeri intorno all'autobus e poi ho visto lei. L'avevo già vista, ma solo di sfuggita. I suoi capelli castano topo le arrivavano alle spalle, un vestito estivo sottile e abbottonato con un bel seno piccolo, gambe grandi e un culo da morire. Ho deciso che avrei provato a godermi questo viaggio. Mi feci strada tra i passeggeri finché non fui proprio dietro di lei. Il solo guardarle il culo mi rendeva duro, quindi mi...

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Aiden 5

America per il weekend di 5 giorni. Guardo Aiden attraversare la nostra stanza. Grace è sdraiata sul letto a guardare le Olimpiadi. David gioca con il suo telefono. Jett salta sul letto. Colin si sdraia accanto a Grace, abbracciandola. I miei occhi cadono su Aiden che mi guarda. Lo fisso di rimando. Si spazzola i capelli di lato e guarda dall'altra parte. Mi siedo con le coperte addosso. Digito sul mio computer. I miei occhi sbirciano di nuovo oltre il bordo. Questa volta Aiden è sdraiato sul pavimento e mi mostra i suoi addominali. Faccio finta di non accorgermene. Sa che...

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Jack nel cast

Jack nel cast La luce che bussava alla porta indusse Jack Benson a fare un respiro profondo, stringere i denti e infine gridare. Sì, chi c'è? Da dietro la porta chiusa della camera da letto giunse la voce bassa di Kathy Collett: «Jack, sono Kathy. Posso entrare? Sospirando forte Jack rispose “Ah sì, immagino. Vieni dentro Kathy. Ti ho portato un regalo per San Valentino. Cominciò mentre spalancava la porta ed entrava nella stanza portando una scatola incartata, un mazzo di fiori e un biglietto. Quando i suoi occhi si fermarono alla vista di Jack sul letto d'ospedale, esclamò “Oh Gesù...

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Naruto: schiavo per te cap. 2

Hinata si svegliò al profumo della colazione. Lentamente, aprì gli occhi e fu sorpresa di non trovarsi nella sua stanza. Poi i ricordi della scorsa notte iniziarono ad emergere nella sua mente mentre cercava il collare intorno a lei. Dopotutto non era stato un sogno. Aveva detto alla persona che amava più di chiunque altro al mondo come si sentiva. Poi notò che Naruto non era nella stanza. Un senso di vergogna la riempì mentre ricordava le sue lezioni dall'accademia. Le era stato insegnato a svegliarsi prima del suo padrone. Per preparargli un pasto per iniziare bene la giornata. Aveva dimenticato...

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